RAI YOYO dal primo Maggio è senza pubblicità

DAL PRIMO MAGGIO IL PALINSESTO DI RAI YOYO è SENZA SPOT PUBBLICITARI

Rai YoYo (Canale della Direzione Rai Ragazzi) è diventato il primo Canale italiano per bambini senza interruzioni pubblicitarie.

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Un traguardo importante per l’Azienda di Servizio Pubblico Radiotelevisivo, come aveva sottolineato il Direttore Generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto, anche durante gli STATI GENERALI DELL’ANIMAZIONE, l’incontro organizzato da CARTOON ITALIA, ASIFA  E ANICA il primo marzo.
Era stato spiegato come fosse considerata un’opportunità ed un segno di sensibilità verso gli spettatori da parte del Servizio Pubblico: Il target preschool, infatti, è in una fascia d’età in cui non si riesce a distinguere tra cartoni animati e pubblicità…

Il Direttore di Rai Ragazzi Massimo Liofredi aveva aggiunto che proprio in previsione di questo evento, negli ultimi mesi la RAI aveva messo a punto una programmazione adeguata con molte novità, riservando nuovi spazi alle produzioni italiane.

I MINI CUCCIOLI ne sono un esempio: la nuova serie tv prodotta da GRUPPO ALCUNI e RAI FICTION, a cui FENIX ha partecipato realizzando l’animazione, va in onda tutti i giorni alle 12, alle 14 e alle 21.30 proprio su RAi YOYO, con ottimi ascolti ed è un prodotto tutto fatto in Italia!

mini cuccioli su RAI YOYO

“Siamo onorati di fare da “apripista” per la nuova Rai ” ha dichiarato Liofredi, “ e siamo convinti che l’attenzione dell’ Azienda verso le nuove generazioni e le loro famiglie sarà percepita in modo positivo dai telespettatori”.

La novità è molto significativa anche per le aziende che come FENIX lavorano in questo settore.
La cancellazione delle pubblicità comporterà una perdita di circa 17 milioni di euro l’anno, ma la novità dell’introduzione del canone televisivo nella bolletta della luce compenserà in parte questa perdita: alcuni proventi verranno infatti destinati proprio a Rai Yoyo.

Le interruzioni pubblicitarie occupavano 1 ora e mezzo del palinsesto giornaliero, spazio che verrà utilizzato soprattutto per favorire produzioni italiane, dicono i responsabili.

L’Italia si va così ad allineare ad altri paesi europei:

In Francia, l’emittente TF1 è stata privatizzata, mentre Antenne 2 e Antenne 3 sono rimaste pubbliche. Dal 2009, poi, una riforma ha imposto lo stop agli spot. Già prima, comunque, erano ammessi solo durante gli intervalli naturali dei programmi.

In Germania, i due canali pubblici (ARD e ZDF) possono trasmettere pubblicità, ma solo nei giorni lavorativi, solo in una specifica fascia oraria (tra le 17.00 e le 20.00) e con un tetto massimo di 20 minuti al giorno.

In Gran Bretagna, i canali nazionali non trasmettono pubblicità, mentre lo fanno quelli diffusi all’estero.

In Spagna, Rtve è finanziata al 50% da fondi pubblici, il resto dei costi viene pagato attraverso una tassa sui ricavi della compagnie telefoniche, delle televisioni private e delle pay-tv. Rtv, infatti, non può fare raccolta pubblicitaria dalla riforma Zapatero del 2010.
Niente spot pure in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca.

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