ANCHE A ZUCCHERO PIACE IL CARTOON

Oggi, 25 settembre 2015, FENIX Studios fa gli auguri a uno dei grandi autori della musica italiana, che oggi compie 60 anni:  : Adelmo Fornaciari, in arte ZUCCHERO!

E inevitabilmente la memoria torna indietro al lontano 2004, quando Luca,  socio di FENIX STUDIOS, ebbe la fortuna, nel lontano 2004, di lavorare insieme a lui per uno dei suoi pezzi più fortunati, “IL GRANDE BABOOMBA”.

 

 

 

Per questa canzone Zucchero voleva un videoclip interamente a cartoni animati. Il protagonista doveva essere lui e quindi il primo passo fu creare una sua versione disegnata. Dopo varie prove, Alessio Giurintano trovò il giusto stile.

Zucchero diede suggerimenti sull’abbigliamento che avrebbe adottato quell’anno per le sue esibizioni e che quindi andava utilizzato anche nel cartone animato: berretto, occhiali scuri, giubbotto nero, medaglione al collo..


Per la storia aveva in mente un’idea a grandi linee che poi il regista Maki Gherzi, professionista avvezzo ai videoclip, ma per la prima volta alle prese con un cartone animato, sviluppò con l’aiuto dello storyboard disegnato da Massimo Montigiani.

Di notte, in un quartiere metropolitano e sonnacchioso, appare all’improvviso Mousse T, il Deejay e produttore tedesco che insieme a Zucchero ha scritto la canzone…

La sua musica risuona improvvisa per tutte le case, attirando personaggi strani e variegati dagli angoli più reconditi e interrompendo varie attività..

Presto si scatena un party caotico e divertente, pieno di ballerini di ogni colore, età e sesso…

Questo doveva essere il canovaccio principale, intorno al quale dovevano ruotare le altre situazioni: Zucchero era il protagonista che si esibiva in acrobazie con una bellissima ragazza che arrivava in limousine attirando l’attenzione di tutti…

Anche lo studio di questo personaggio femminile ha richiesto molto lavoro da parte di Alessio.

Inizialmente la fatalona portava dei grandi occhiali e una vistosa pettinatura…

Poi invece Zuccherò optò per una versione vamp molto somigliante alla modella Naomi Campbell..
La sensualità rimase però invariata e ad alto tasso.

 

Anche lei fu oggetto di un lungo studio da parte di Alessio prima di trovare il giusto equilibrio, anche per quanto riguardava l’abbigliamento.

A un certo punto Zucchero chiamò Luca De Crescenzo, attuale socio di FENIX Studios, e gli inviò per email un disegno che sua figlia Alice aveva schizzato:
un piccolo e grazioso elefantino rosa con una grossa proboscide e delle enormi orecchie.

Zucchero fu perentorio: non sapeva come, ma dovevamo inserirlo all’interno del videoclip, ovviamente in un contesto logico.
Ci mettemmo così all’opera, per prima cosa “ridisegnando” lo schizzo di Alice e adattandolo allo stile del cartoon.

Turn around dell’elefantino

Dopodiché, dopo lunghe congetture, trovammo un ruolo di tutto rispetto per il piccolo elefantino rosa.
Si sarebbe aggirato triste e sconsolato tra il pubblico scatenato del party cittadino, trascinando quella vistosa ed imbarazzante proboscide, vittima di occhiate dileggianti…
Finché l’arrivo della bellissima protagonista non lo avrebbe scosso!

Ma quella paradisiaca apparizione ha attirato l’attenzione di tutti…
Per la bellona di turno è impossibile passare inosservata, e nemmeno si preoccupa di evitarlo!

Ognuno si dà da fare per farsi notare…
Soprattutto il bullo del quartiere, il solito sbruffone prepotente che in queste occasioni non manca mai!

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Character design del bullo di quartiere

Avevamo quindi trovato anche il rivale dell’elefantino, arricchendo ulteriormente la storia che si svolgeva durante la canzone, e mettendo ancor più in risalto il ruolo del piccolo protagonista, che scopre subito di non sopportare il nuovo arrivato!

Il tipo cerca di mettersi in mostra, finendo per rendersi sempre più ridicolo, finché la protagonista non lo liquida seccamente!

Tra balli e coreografie varie di Zucchero con la ballerina, il nostro elefantino riesce a conquistare il cuore della maliarda, a dispetto di quello che tutti gli altri potevano pensare o immaginarsi!
La rivalsa del piccolo escluso!

Lei lo invita a salire sulla sua limousine, e i due si allontanano indisturbati…

Tutta questa storia, prima di essere sviluppata ed animata nel cartoon vero e proprio, fu abbozzato in uno storyboard da Massimo, e portato in Lunigiana, nella casa/ranch di Zucchero.
Qui, il cantante accolse Luca, Massimo e Maki e in un lungo incontro che durò tutto il giorno, esaminò le vignette dello storyboard ed infine approvò con entusiasmo il nostro lavoro!

Per noi fu una vera emozione lavorare fianco a fianco con Zucchero. Da grandi fan che eravamo, quasi non credevamo di stare creando insieme a lui qualcosa di così particolare!
Zucchero si rivelò un vero appassionato di cartoni animati: un paio di anni prima aveva curato l’adattamento della colonna sonora Italiana del film d’animazione della Dreamworks SPIRIT- CAVALLO SELVAGGIO, ma ci disse che preferiva un’animazione meno realistica e pomposa.

Quel giorno studiammo insieme a lui lo stile che avrebbe avuto il videoclip.
Lo storyboard, infatti, dava solo il ritmo delle scene, descriveva le gag e le singole azioni che si dipanavano in tutto il cartoon, ma era composto da schizzi in bianco  e nero e nulla, ovviamente, si muoveva.

Zucchero ci dichiarò il suo interesse per la fotografia e per un fotografo in particolare, che in quegli anni era all’apice della sua notorietà: David LaChapelle, conosciuto per il suo stile surreale e per le sue foto barocche ed ironiche.

Decidemmo di imprimere nel nostro lavoro quel tipo di luci e di colori accesi ed eccessivi.
Le prime a ricevere questo trattamento furono innanzitutto le scenografie.

I background furono accuratamente disegnati e colorati da Gianni Poggi e Stefania Tararà tenendo conto dello stile a “LaChapelle” stabilito insieme a Zucchero.

Quando tutti i models dei personaggi e le scenografie furono pronte, si passò ad animare.

I disegni erano fatti a matita su carta e poi passati allo scanner ed acquisiti da RETAS PRO, un software dedicato all’animazione creato dalla CELSYS, una società di TOKYO, che in quegli anni divenne lo strumento standard utilizzato da tutte le case di produzione giapponesi per colorare e montare digitalmente gli anime.

Fu una scoperta di Luca, che propose l’acquisto e poi divenne l’esperto del gruppo di RETAS PRO! A quei tempi in Italia, computer e software soprattutto nel nostro settore,  non erano così scontati e all’ordine del giorno, anzi…
Fu lui che, sotto la guida esperta di Alessio e Massimo, montò una ad una le scene di animazione, che furono infine inserite in PREMIERE e renderizzate nel videoclip definitivo.

Luca e Massimo andarono poi alla sede della UNIVERSAL MUSIC, a Milano, dove li aspettava Zucchero con i dirigenti della casa discografica. Consegnarono il DVD del videoclip per avere l’approvazione del lavoro e attesero impazienti il verdetto…
Quando tutti chiesero di rivederlo una seconda e una terza volta, si resero conto che il cartone animato era piaciuto! E non poco!

Il pezzo divenne il tormentone dell’estate 2004, diventando anche la sigla del FESTIVALBAR, manifestazione canora estiva molto famosa in quei decenni…
…E vincendo anche l’edizione di quell’anno!
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Del disco fu pubblicato anche un’edizione per collezionisti PICTURE DISC 

 

 

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